Intervista a una Mistress in pensione (Pillole di Fetish Coach)

Intervista a una Mistress in pensione by Feticciosa

E’ stato emozionante avere la possibilità di poter parlare con questa fantastica donna, mi ha raccontato delle cose davvero molto interessanti rispetto alla passione che abbiamo in comune. Vorrei concentrarmi su una parte nello specifico che riguarda la Comunicazione Uomo – Donna.

Spesso in qualità di Fetish Coach mi capita di aiutare feticisti a migliorare la propria comunicazione nel rapporto con il partner e a migliorare incomprensioni o approcci sbagliati.

Da questa storia imparerai qualcosa di importante. Buona lettura.

-Ma quando hai iniziato come facevate a farvi conoscere e incontrarvi?

  • “Beh erano altri tempi quelli, non era semplice trovare le persone giuste c’erano molti pregiudizi e ignoranza sull’argomento… Non si era ancora sviluppata la cultura del piacere alternativo
    Molte mistress si facevano trovare tramite gli annunci pubblicati nelle riviste di settore con il numero di telefono.
    Io lavoravo esclusivamente con il passa parola tramite persone fidate.
    Preferivo poche persone… ma con la testa sulle spalle…
    Dovevi vederli quando alzavo un po’ la gonna (che ai tempi si portava sotto il ginocchio) e mostravo il reggicalze per sfilare le mie calze pregiate… sembravano dei cagnolini bavosi i miei sottomessi…”
  • Una domanda ricorrente è se mi sono mai innamorata di un feticista in tutti questi anni che pratico il feticismo, vorrei chiedere anche a te la stessa cosa, poiché hai fatta molta più strada di me…
  • Nella mia carriera di Mistress ho conosciuto molte persone interessanti, ma mi sono sempre limitata al mio ruolo di padrona.
    Però ammetto che una sola volta mi è successo.
    Ci siamo conosciuti tramite una sessione, è entrato nella mia vita in un momento particolare, stavo affrontando delle situazioni complicate in famiglie e a livello emozionale ero un garbuglio di nodi e decisioni da prendere
    Ma lui era presente… sempre… avevo voglia di sentirlo ancora e ancora e ancora… ci si vedeva quando possibile per la lontananza (lui viveva fuori regione). Mi ricordo la prima volta che l’ho visto, o una delle volte che l ho visto… sono passati un po’ di anni… 😉
    Dicevo… la prima volta che l’ho visto… ho sentito il cuore battermi all’impazzata, ma non era una cosa concepibile per me… lui era un feticista ed io una professionista, dovevo mantenere il mio ruolo, ho controllato la mia emozione…
    Faceva freddo… aveva un capo di abbigliamento che mi ricordava un personaggio affascinante che mi piaceva da piccola
    Quando ci siamo salutati alla stazione ha estratto dalla tasca un campioncino di profumo che gli hanno dato in profumeria e me lo ha regalato con un sorriso che ricordo ancora… sinceramente non ho idea di che tipo di profumo si trattasse… non mi ricordo…
    Ma tutte le volte che mettevo le mani in tasca in quel cappotto e toccavo quella boccettina di profumo.. lui improvvisamente era con meriuscivo a percepire il suo calore… era una cosa meravigliosa… non so come, abbiamo iniziato a sentirci, considerato anche la mia rigidità di pensiero rispetto al contatto con i feticisti… ma è successo…C’era la voglia di sentirci e ci sentivamo… In quel periodo facevo molti confronti tra lui e una cosa che stavo vivendo che era già in declino… e mi chiedevo com’è possibile che una persona sconosciuta mi stia così vicino… mentre qualcuno di reale era totalmente assente…
    Lui mi ha aiutata, senza saperlo, a capire meglio che persona avevo vicino… ovviamente come in tutte le storie c’erano mille complicazioni… sinceramente ripeto non mi ricordo tutti i dettagli che ci hanno portato a sentirci e a vederci nel tempo… ma abbiamo continuato a vederci e il feeling che c’è stato da subito è cresciuto con il tempo… abbiamo fatto viaggi insieme in posti meravigliosi… ci baciavamo ovunque… ricordo davanti un monumento che mi piace moltissimo…Ricordo che mi aveva chiesto le calze da poter portare con sé, per poter continuare ad annusare il mio odore… le teneva gelosamente nascoste vicino al letto.. e mi ripeteva che gli ricordava il profumo del mieleUna notte…. Abbiamo ballato  davanti a una giostra con i cavalli… è stato magico… noi eravamo magici insieme…Una serata speciale (delle nostre) ricordo di averlo bendato e dopo una serie interminabile di giochi di diverso tipo… lui era davvero stanchissimo… mi sono seduta sulla sua faccia e con i piedi distesi lungo il suo corpo ho iniziato un lungo e interminabile footjob con i piedi odorosi mentre gli facevo il solletico (che lui soffriva)… quindi era un mix di dolore e piacere… ovviamente decidevo sempre io il se e quando poter concludere… l’ho fatto schizzare sui miei piedi e poi glieli ho fatti ripulire per bene fino all’ultima goccia, e non contenta perché poteva fare di meglio… lui era sempre bendato ed io l’ho inondato di pioggia dorata… un po’ l’ho fatta su un calice che poi gli ho donato come premio e lui ha bevuto tutto…”
  • Poi che è successo?
  • “Poi, come succede nelle migliori case, entrambi avevamo problemi di soldi… non ci vedevamo da un po’ e aveva organizzato un week end in un posto molto bello.. ho mangiato cose buonissime, e soprattutto si stava insieme…
    Sai dopo un po’ di mesi che ti vedi, ti senti con una persona cominci a desiderare anche qualche attenzione di tipo diverso… ovviamente con i dovuti tempi, anche solo qualche carezza… e notavo che da parte sua non c’erano questo tipo di attenzioni…
    Io ero SOLO LA PADRONA?
    Ricordo che in quel periodo davvero non potevo permettermi il volo per andare a trovarlo… ma mi aveva detto che me lo avrebbe rimborsato quando ci vedevamo… quindi ho fatto lo sforzo, anche perché ripeto c’era la voglia di vedersi, e abbiamo trascorso insieme quel week end… con il tipo di rapporto che si era creato chiedere il rimborso del volo era davvero difficile… quindi mi aspettavo che lo avrebbe fatto lasciando una busta sulla mia valigia, o sul comodino.. in modo che la potessi trovare.. era imbarazzante chiederglieli… avevo anche pensato… man mano che si avvicinava la mia partenza che mi le avrebbe dato la busta con il rimborso in auto prima di scendere in aeroporto…. Così non è stato… allora forse si era dimenticato e me li avrebbe dati quando ci salutavamo al gate di partenza…. Pessimo romanticismo… ma era un accordo… e non lo aveva rispettato… cioè Lui lo schiavo si è permesso di prendere una decisione? Ma come si è permesso? Mi sono sentita ferita e anche un po’ usata…Ci siamo rivisti dopo un po’ di tempo, è tornato a trovarmi… in quell’occasione ho scatenato la mia rabbia con punizioni di ogni tipo, qualsiasi punizione mi venisse in mente gliela facevo subire… era un mix di divertimento e vendetta… lo guardavo… e non poteva sapere il perché… Ricordo che quella sera avevo portato con me le attrezzature migliori che avevo… e la lingerie piu’ provocante…
    Se da una parte avevo voglia di provocarlo… dall’altra parte c’era questo cazzo di ruolo che rompeva i coglioni… e non potevo e non riuscivo a uscirne… cioè io la padrona non posso chiederedeve essere lo schiavo a chiedere… questo conflitto e un po’ di timidezza, mi hanno portata a non fare assolutamente nulla, se non ASPETTARE
    Io avevo al mio fianco nel lettone un ragazzo che mi piaceva tantissimo e lui non mi guardava per niente… quando ci siamo messi a letto si è girato dall’altra parte… io attrezzata con autoreggenti a rete, baby doll in pizzo semitrasparente e… NIENTE… NIENTE DI NIENTE…Avevo gli ormoni che mi stavano scoppiando… sentivo un eccitazione che se ci penso.. non ne ho mai provato nella vita così forte….
    Lo desideravo così ardentemente…
    Ero esattamente come quando in tv si vede il toro infuriato con il fumo che gli usce dalle orecchie.. io ero così… ma carica di eccitazione.. non so cosa gli avrei fatto quella notte… ma non potevo fare il primo passo…Ero calda, credo anche rossa in viso per le palpitazioni e la circolazione sanguigna che pervadeva il mio corpo invasato di desiderio… non riuscivo a dormire tra il pensiero di essere ignorata e questa eccitazione che tenevo a bada…Credo di essermi addormentata per disperazione… in silenzioLa mattina seguente.. si è alzato dall’altra parte del letto… continuando a ignorarmi… volevo sprofondare… perché lì ho preso la consapevolezza
    CHE NON GLI PIACEVO… 
    Quanto sono stata stupida… come potevo pensare di piacere a un feticista… io sono SOLO quella con determinate qualità… e basta…
    Mi ha anche raccontato di un occasione in cui una modella… non ricordo come… ma erano da soli e lei ci aveva provato con lui… ma lui l’ha respinta perché gli interessavano solo i piedi e lei non aveva i requisiti… e quindi questo ha rafforzato il mio pensiero distruttivo di non piacergli…
    DOVEVO ASSOLUTAMENTE FARMELA PASSARE…Durante la giornata seguente lui mi ha detto che mi trovava strana… ma hai presente che io ero un vulcano in eruzione… in tutti i sensi… mi sono svegliata che ero un lago… per farti capire… riuscire a contenere in silenzio tutto questo desiderio… per me è stata un impresa enorme…Ripeto io avevo al mio fianco qualcuno di cui ero INNAMORATA, mi piaceva tantissimo ero super eccitata… e sono stata ignorata come donna… come potrei pensare di avere una storia con un feticista???
    Che stupida…. Io sono anche una donnanon solo una padrona… ho bisogno di essere toccata, di essere amataoltre ad essere venerata… è tutto un insieme… ma forse a lui tutto questo non interessava…
    Gli interessava solo la mia parte di padrona… che è realmente una parte di me…. Ma non sono solo questo…
    Mi sono portata la tristezza per tutto il giorno… e quando mi continuava a dire che c’era qualcosa che non andava… Che cosa gli avrei dovuto dire?
    CAZZO ERAVAMO A 5 CM DI DISTANZA VOLEVO FARE L’AMORE CON TE E NON MI HAI NEPPURE GUARDATA????
    Si perché per me non sarebbe stato solo Sesso…
    Ci eravamo messi a nudo entrambi.. nell’anima… ma probabilmente c’era ancora molta strada da fare entrambi… viaggiavamo su binari differenti…
    Anche adesso che te lo racconto mi sento emozionata e ho le mani che mi tremano…
  • E’ davvero una storia commovente
  • Lui non mi ha più cercata… ovviamente è sparito
    N
    on poteva capire il motivo… ma mi chiedo: Se non ha sentito, percepito la mia eccitazionecome potevo spiegargliela??? Non riuscivo… e poi c’era anche la paura del rifiuto in una verbalizzazione del desiderio.. e la risposta era il solito NIENTE… TUTTO OK….
    Che diciamo noi donne… quando speriamo nella lettura del pensiero… “

  • E poi com’è finita?

  • Sono stata molto stronza… non ricordo cosa… ma credo di avergli mandato una mail senza troppe reali spiegazioni… e poi sono sparita… ma… c’è dell’altro… se da una parte non potevo accettare né pensare di avere uno schiavo che mi vedeva solo come un oggetto e ripeto ho anche bisogno di una persona che mi faccia sentire una DONNAnon potevamo avere una storia se queste erano le condizioni…LUI… NON MI HA PIU’ CERCATA… Questo ha rafforzato la mia idea… che non gli interessavo realmente…
    Io da lì a pochi gg sono stata chiamata per un ricovero per un problema di salute… il ricovero è stato un po’ lunghetto e mi sono ritrovata in una struttura in un posto un po’ isolato… senza connessione internet e le linee telefoniche erano poco funzionali… c’erano le cabine telefoniche tradizionali… era difficile chiamare con il cellulare, cadeva sempre la linea e sperare in un sms in arrivo era un lusso… 
    Quindi ero isolata dal mondonon avevo sue notizie… non lo potevo contattare… l’unica cosa che potevi fare lì… era parlare con le persone con cui facevi amicizia… chissà quanto gli hanno fischiato le orecchie… ma potevo solo raccontare una parte della storia… 😉Era sparito… MI AVEVA DIMENTICATA COSì FACILMENTE???
    Mi sono convinta che probabilmente ero solo una padrona per lui… ne avrà cercata un’altra… e chissà chissà quante altre…
    Molte volte, mettendo la mano in tasca toccando quel campioncino di profumol’ho ripensato e rivissuto… l’ho anche annusato a volte, sperando di ritrovare in quel profumo… un po’ di lui… “Negli anni, mi è capitato qualche volta, pulendo dei cassetti della scrivania… di trovare delle cartoline stampate risalenti a quando facevo la prova per mandargli un biglietto speciale che avevo creato per lui… ne avevo tenuto uno per me per ricordo… ma senza scritta… e più volte mi sono domandata che fine avesse fatto e cosa avesse combinato nella vita… una persona piena di talento con un potenziale enorme…
    Doveva solo avere il coraggio di guardarsi dentro e combattere i propri demoni per diventare una persona di successo…”
  • Mentre ne parli anche adesso hai gli occhi lucidi, che bella cosa, mi stai facendo emozionare tantissimo… 
  • “ Si perché qualche decennio dopo, mi è capitato per una serie di strani eventi e coincidenze di trovarmi nella sua città.. e ho sentito qualcosa che mi ha spinto a cercarlo… Chissà se era stato lui ad attrarmi pensandomi… non lo so… Ho cercato le mail…. E ho trovato una cartella dove tenevo la raccolta di tutte le nostre conversazioni…. Nella prima ho anche trovato il suo numero di telefono.. ma non lo trovavo in rubrica perché quando l’ho memorizzato avevo sbagliato a scrivere una lettera del suo nome… e ovviamente non me lo dava nella ricerca…“ 
  • Wow la cosa si fa interessante… dai racconta cosa è successo?
  • Gli ho scritto una mail, no forse un messaggio, no, forse una mail… pausa, respiro… gli ho scritto da qualche parte… avevo voglia di dirgli mille cose… chissò se mi avrebbe risposto.. magari era sposato e aveva dei figli…Gli ho scritto…. E gli ho scritto senza soggetto… ero anche abbastanza di fretta, ma erano gli unici momenti in cui potevo scrivere e concedermi dei momenti liberi tra mille impegni… mentre organizzavo il viaggio sperando di incontrarci… rileggendo quello che gli avevo scritto era pietoso… quasi incomprensibile… tanta era la voglia di vederlo mista alla paura di una non risposta… ero emozionatissima…
    Poi mi arriva la sua risposta… hai presente le teenager che saltano e fanno ballare tutta la casa??? … Ecco ero IO…
    Già per il fatto che mi ha risposto l’ho apprezzato tantissimo… anche se non ci saremmo visti, avevo la possibilità di spiegargli.. era passato così tanto tempo… Io ero cambiata… e anche lui probabilmente…  – Ci vediamo? Per un caffè?Credo che il caffè sarebbe rimasto nella tazzina perché le emozioni erano tornate alla ribalta… anche se questa volta avrei avuto il coraggio di dirglielo che ERO INNAMORATA DI LUI… quando ero sparita…” 
  • Certo un po’ contorta come cosa… a volte le donne comunichiamo davvero come un libro chiuso… Cosa ti ha risposto? Siete riusciti a vedervi?
  • La risposta è stata… NO…Dietro a quel NO c’era sicuramente molto… molto da raccontarci… e poi obiettivamente… perché mai avrebbe dovuto incontrarmi e darmi la possibilità di parlare o chiarire… quando io sono stata stronza a sparire senza spiegazioni? Perché troppo timida per esprimere quello che provavo…Sai non importava più. Ma il tono gentile con cui mi ha risposto mi ha fatta stare bene nonostante il NO…Lui è stato migliore di meMi ha trasmesso un senso di serenità incredibile… e sono riuscita ad andare avanti per quello che erano i miei progetti…Io in questi decenni ho sempre pensato che fosse finita per la mancanza di rispetto della padrona, perché ha preso l’iniziativa e la decisione di non pagarmi più… Ma poi mi sorge un dubbio… E se non fosse stato realmente così?Hai presente il BIAS COGNITIVO quando tu pensi di aver detto qualcosa e non è così, oppure quando cancelli completamente qualcosa dalla tua mente e non riesci a distinguere tra reale e immaginato?Ecco io ho cominciato a pensare che a un certo punto, in quella occasione in cui sono andata da lui e mi avrebbe dovuto rimborsare il volo… forse lui mi aveva detto che aveva difficoltà economiche… ed io per comprensione gli ho detto che da lì in poi anche per il tipo di rapporto che si era creato… non mi avrebbe dovuto dare più nulla…Ma non sono sicura se questo sia mai accaduto o l’ho solo pensato.. cioè è un dubbio che mi è sorto…. Ma con tanta insicurezza intorno… perché in quel periodo lì io ero molto stressata per varie vicissitudini familiari e avevo totalmente rimosso questa cosa detta, se l’ho realmente detta… perché in realtà io non sarei partita… i soldi del volo non li potevo spendere… ed ero comunque rimasta del pensiero  che tanto me lo avrebbe rimborsato… chissà qual è la verità… solo lui mi avrebbe potuto dare conferme su quanto sia realmente successo…In quei gg che ero nella sua zona.. (non so dopo quanto tempo…) mi scrive che se potevo liberarmi una mezz’oretta era libero X giorno…
    Ma scherziamo??? A costo di mandare a quel paese il resto del mondo certo che ci sarei andata!!!

    Ero troppo felice… Improvvisamente mi sono resa conto che non avevo nulla di carino da indossare… avrei potuto portare con me in valigia qualcosa di bello… non lo so… volevo essere al top… La mattina quando mi sono preparata.. mi sono vestita del mio miglior sorriso e sono andata all’appuntamento…Aveva un sorriso meraviglioso… il bar era un po’ distante da dove mi trovavo per cui siamo andati in macchina…
    C’era il vento che mi faceva volare i capelli… ma chi se ne frega di come erano i capelli… finalmente c’eravamo…

    Non sapevo come salutarlo… avevo una voglia matta di abbracciarlo… ma cazzo ero anche quella che gli aveva spezzato il cuore una vita fa…

    Entro in macchina in maniera un po’ goffa, per l’emozione, lo guardo gli sorrido e l’unica cosa che riesco a dire è:
    SCUSA SE SI SENTE L’ODORE… MI PUZZANO I PIEDI… HO CAMMINATO TANTO E NON SO SE TI PUO’ DARE FASTIDIO…

    Lui mi guarda con uno sguardo… che mi sono sciolta, ho sentito un brivido lungo la schiena… non riuscivo a guardarlo ma avevo troppa voglia di guardarlo negli occhi… mi  sono limitata a guardare la strada… tra quello che provavo e quello che dovevo/volevo dire mantenendo il controllo… era come se ci fossimo visti ieri… come se il tempo non fosse mai passato tra noi… ma ti rendi conto?

    Mi risponde con quel suo sorriso enigmatico:                                        QUESTA PASSIONE NON PUO’ PASSARE…

    Si ok… sorrido.. “lo so…” è che… ok va bene così… ogni tanto faccio qualche sospiro per calmarmi, l’emozione è davvero forte, ci siamo raccontati un po’… Sono profondamente orgogliosa di lui per quello che è diventato…
    Avrei voluto avere piu’ tempo… ma è già tanto quello che ho avuto e va bene così… in pochi hanno avuto la possibilità di chiarire… prima di andare via sono riuscita a fargli la fatidica domanda…
                           PERCHE’ QUELLA SERA NON MI HAI TOCCATA?

    Mi guarda strano… e mi risponde che pensava che fossimo ancora nel gioco… e che non aveva capito niente…

    Hai presente quando ti crolla il mondo addosso??? Eravamo lì due mondi completamente diversi… chissà magari lui era concentrato su che brava padrona che ho… ed io invece lo vedevo come uomo… e lo volevo con tutta me stessa…

    Semplicemente… non avevamo comunicato…
    Avremmo dovuto mettere in anticipo uno stop al gioco per dichiarare apertamente che la sessione era finita.. e chi ci aveva pensato
    Troppe cose prese per scontate…

    Avremmo dovuto ascoltare insieme la canzone di Michael Bolton – Can i touch there.https://www.youtube.com/watch?v=SvbFsdWJLuo

    Quindi tutte le volte che si siamo baciati… anche quello era un gioco??? Resterà un mistero per me…

    Mi sarebbe piaciuto poter parlare ancora insieme…

    E’ stata l’ultima volta che ci siamo visti… Io però sono sinceramente felice per lui… perché si è realizzato come persona e lo merita davvero tanto.

    Ammetto che mi aspettavo che portasse avanti anche un’altra sua passione parallela… probabilmente non ci è mai arrivato o ha pensato o pensa che sia una cosa banale…. Io credo che sarebbe una bomba in quel settore… ma magari prima o poi lo scoprirà e ci dedicherà del tempo… o magari va bene così…

    Ripeto io sono stata fortunata ad avere avuto la possibilità di poter almeno chiedere una cosa… a questa persona anche se ci sarebbero state mille cose da dire…
    Sono felice di sapere che lui sta bene… Gli auguro il meglio dalla vita…

    Penso che non sarei riuscita a renderlo felice… “

Intanto ringrazio questa Mistress in pensione che mi ha permesso di poter raccontare un pezzo della sua storia.
Perché ho scelto di condividere questa storia con voi?
C’è davvero tanto dentro questa storia e so che molti di voi hanno trovato degli spunti su cui riflettere togliendo le critiche. Spesso durante le mie fetish coach mi chiedono proprio come migliorare la comunicazione con la partner o con le donne in generale…

Abbiamo ben capito che la comunicazione è importantissima, sia sapere esprimere i concetti in modo chiaro, che capire la situazione, ma bisogna anche sviluppare la capacità di riuscire a capire quando l’altro ha capito quello che volevamo dire… perché la responsabilità è di chi dice qualcosa di riuscire a far in modo che l’altro abbia capito esattamente quello che noi intendevamo… la responsabilità della nostra comunicazione è sempre nostra, mai dell’altro che non ha capito, piuttosto siamo noi che non abbiamo comunicato in maniera corretta, e soprattutto non possiamo pensare che qualcuno faccia quello che vorremmo se non glielo chiediamo…

Per ora con le pillole di fetish coach è tutto.

A presto da Feticciosa Piedi L’Originale